mercoledì 11 dicembre 2013

La Madre

Anno: 2013
Titolo originale: Mama
Genere:
 horror 
Personaggi principali:
Jessica Chastain: Annabel, Nikolaj Coster-Waldau: Lucas/Jeffry, Megan Charpentier: Victoria, Isabelle Nélisse: Lilly, Daniel Kash: Dr. Dreyfuss
Regista: Andrea Muschietti
Soggetto: Andrea Muschietti, Barbara Muschietti
Sceneggiatura: Neil Cross, Andres Muschietti, Barbara Muschietti
Produttori: J. Miles Dale, Barbara Muschietti, Cristina Lera Gracia, Guillermo del Toro
Casa di produzione: Demilo Productions, Toma 78, Universal Pictures (italia)
Montaggio: Michele Conroy
Effetti speciali: Jaime Fortea
Scenografia: Anastasia Masero
Costumi: Luis Sequeira
Trucco: Linda Dowds
Fotografia: Antonio Riestra
Musiche: Fer
nando Velázquez
Doppiatori italiani: Chiara Colizzi: Annabel, Riccardo Rossi: Lucas, Sara Labidi: Victoria, Vittoria Bartolomei: Lilly, Massimo Rossi: Dr. Dreyfuss



Il film si ispira al cortometraggio Mamà in lingua spagnola 
scritto e diretto da Andres Muschietti 


Trailer







Cinque anni dopo l'assassinio della madre, due bambine vengono ritrovate in una casa nella foresta dallo zio, il quale non aveva mai smesso di cercarle e grazie all'aiuto della sua compagna Annabel decidono di accoglierle in casa, di accudirle cercando di restituire loro una vita normale.
Nessuno si spiega come abbiano fatto a sopravvivere, Annabel crede che qualcuno si sia preso cura di loro durante questi anni, ed alla fine…. Ha ragione.
Annabel non è pronta per le responsabilità della vita, ma cerca di trasmettere amore alle bambine e quando loro comprendono la sua dolcezza in casa si scatena l’inferno. 
Le ragazze per lo psicologo che le ha in cura sono un caso unico e crede di poter trarre un grande profitto da questa storia, ma forse si sbaglia….
L’antagonista del film (la madre) viene da un luogo pieno di tristezza, ma durante la visione non trasmette solamente paura bensì si ha quasi compassione per il suo amore possessivo.
Si è cercato di raccontare una storia attraverso le emozioni portate all’estremo, dove le ferite psicologiche scoppiano in ritardo.
La madre è una fiaba a cui manca un lieto fine.


Curiosità: il montaggio ha utilizzato una tecnica estetica di piano frequenza, la quale sfrutta la molteplicità dei piani all'interno della singola inquadratura rispettando il tempo del mondo reale.

Consigliato? Personalmente piaciuto, amore e horror e poi la frammentaria presenza della madre crea curiosità e ti fa rimanere in sospeso, in tensione. Inoltre e davvero notevole l’interpretazione delle due bambine che nonostante la loro tenera età hanno saputo trasmettere emozioni meglio di molti loro colleghi più adulti.


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